martedì 6 ottobre 2009

Passato...

Rivelata l’esistenza di Bluehenge

Una ricostruzione di Bluehenge (dailymail.co.uk)

Gli archeologi della Sheffield University guidati da Mike Parker Pearson hanno svelato l’esistenza di un sito preistorico, soprannominato Bluehenge, a soli 2 km di distanza da Stonehenge.

Tutto ciò che resta sono 27 buchi enormi, dentro i quali sono stati trovati frammenti di pietra blu identici a quelli di Stonehenge. L’ipotesi è che i due cerchi coesistettero per centinaia d’anni, fino a quando le pietre di Bluehenge vennero riutilizzate per uno degli ampliamenti fatti a Stonehenge.

Il nuovo circolo di pietre è stato dissotterrato in gran segreto questa estate. Grande 18 metri, se ne stima la costruzione a 5000 anni fa: più o meno l’età di Stonehenge, di cui sembra peraltro una versione in miniatura.

Le rocce vennero estratte nelle colline di Preseli, nella contea di Pembrokeshire (Galles), e trasportate fino al fiume Avon, nella contea di Wiltshire. Bluehenge giace proprio alla fine del sentiero rituale che collegava Stonehenge al fiume Avon. I dettagli della scoperta verranno pubblicati a febbraio.

Fonte:Il fattostorico

...e questo:

Riprodotta la Sindone

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Da anni ormai e più precisamente dalle sentenze dei laboratori Oxford, Tucson, Zurigo del 1988 il dibattito sulla autenticità della Sindone resta acceso, con continui colpi di scena, smentite, dubbi, scoperte e quant'altro. Oggi su Repubblica la notizia che i tecnici del Cicap, capitanati dal Dott. Garlaschelli (già autore de "il Processo alla Sindone"), sono riusciti a riprodurre su un telo quello che i Sindonologi e molti credenti reputavano non fatto da mano umana, perchè non possibile.
Il minuzioso lavoro di ricostruzione, naturalmente non ha previsto l'uso di moderne tecnologie, ma è stato fatto con tecniche e materiali in uso nel 1300, e lo scopo di tale ricerca mirava alla dimostrazione che era possibile al fiorente artigianato di false reliquie dell'epoca, produrre un'immagine come quella del presunto e poco probabile telo funebre del Cristo.
Questo passo rappresenta l'ennesimo fatto che monta le tesi dei sindonologi.
Come sostiene infatti Garlaschelli:
L'implausibilità della Sindone, la cui prossima ostensione avverrà nel 2010, è stata già affermata da molti, e per varie ragioni: una tessitura mai usata nel primo secolo, il modo in cui sarebbe dovuto essere avvolto il cadavere contrario agli usi ebraici del tempo, la resa chiaramente artistica dei capelli, delle colature di sangue, degli arti, la mancanza delle defomazioni geometriche che ci aspetteremmo da un'impronta lasciata da un corpo umano su un telo avvolto. E soprattutto il fatto che la Sindone comparve in Francia solo verso il 1357.
Come è avvenuto l'esperimento:
Seguendo le teorie di Joe Nickell , si è provveduto a far tessere un telo dalle esatte caratteristiche di quello sindonico, per peso, dimensioni e tessitura, fatto "invecchiare" scaldandolo a 215 gradi C° per tre ore e lavandola poi con sola acqua. Quindi il telo è stato disteso su di un volontario e con un tampone sporcato di ocra rossiccia sono state evidenziate, sfregando , solo le parti in rilievo. Si è poi proceduto con la rifinitura a mano dell'immagine dopo aver disteso su di una superficie piana il telo. Per il volto, al fine di evitare distorsioni è stato fatto un bassorilievo tramite un calco di gesso.
Tempera liquida invece è stata usata per simulare i colpi dei flagelli e le macchie di sangue. Quindi si è proceduto a invecchiare anche il pigmento in modo artificiale.
Il risultato è un'immagine tenue su di un telo ingiallito, non fluorescente ai raggi ultravioletti, il cui negativo e simile a quello sindonico e se elaborato al computer mostra anche proprietà tridimensionali. Come quel telo del 1300 che viene chiamato Sindone.

Fonte:ilpensatoio

1 commento:

  1. no ma ce lo vedo frate cipolla nel 1300 a fasse un culo così per creare una reliquia...
    sti cicappini sono veramente dei geni

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